La pianificazione pubblicitaria in ambito franchising è tra le più complesse e delicate da gestire. Il Franchisor e i vari franchisee hanno tutti interesse nel diffondere messaggi promozionali efficaci, ma nel complesso serve controllo e coordinazione.
Nel nostro portfolio clienti abbiamo già avuto a che fare spesso con Franchisor, Franchisee e advertising locale per i punti vendita. Quelle che seguono sono il sunto di tutto ciò che abbiamo osservato e capito lavorando con questa tipologia di business.
La complessità della pianificazione media per i business in franchising dipende da vari motivi:
Le attività B2B, quelle con l’obiettivo di cercare nuovi partner affiliati sono di competenza esclusiva del concedente.
Mentre in ambito B2C (pubblicità verso il consumatore finale) competenze, limiti e responsabilità in ambito di marketing e comunicazione dipendono da quanto viene stabilito in sede contrattuale per l’affiliazione, anche sulla base dei budget necessari per le attività pubblicitarie.
Quindi si possono aprire scenari diversi:
Come anticipato prima, capita sempre più di frequente che sia volontà del franchisor accentrare tutte le decisioni di pianificazione e investimento media, sia per la promozione di singoli punti vendita che di tutta la catena.
Per arrivare a tali decisioni però bisogna partire da un’attenta analisi del panorama media di tutti i territori coinvolti, al fine di verificare quali canali sono presenti e individuare audience e coperture potenziali.
Grazie al nostro software proprietario noi siamo in grado di fornire report e consulenze dedicate, utili alla pianificazione media e budgeting promozionale.
Esempi di Franchisee Advertising dal portfolio clienti
Riportiamo ora 2 esempi di clienti nell’ambito in franchising con cui abbiamo lavorato per la pianificazione media locale. Entrambi operano nel settore bricolage/edilizia.
Per BigMat abbiamo condotto un’analisi a livello nazionale. Infatti, l’azienda si era rivolta a noi per pianificare gli asset media più opportuni per promuovere gli oltre 200 punti vendita in Italia. La distribuzione dei punti vendita nel territorio non era omogenea (ad esempio, solo in Toscana si contavano 37 negozi, mentre in Friuli-Venezia Giulia nemmeno uno).
La distribuzione non uniforme ha evidenziato coperture media anche molto diverse da località a località, con un range che andava dall’85% di copertura del target nella Provincia di Prato allo 0% di Lodi, Bolzano, Como, Terni, Isernia e Latina. Ciò ha suggerito l’opportunità di strutturare 3 cluster di target diversi in base alla percentuale di penetrazione del target, associando ad ognuno di essi uno specifico media mix ideale.
CLUSTER | COPERTURA | MEDIA MIX |
A | >50% | Addressable TV, TV locale |
B | 49-20% | Affissione, Digital News, Radio locale |
C | <20% | Affissione, Digital News, Cinema |
Nel caso di Brico Center invece l’analisi media è stata fatta su un territorio specifico (quello di Savona) al fine di verificare la copertura media nel territorio presidiato dal brand. In base ai dati acquisiti abbiamo avanzato 2 proposte di media mix, una fortemente consigliata e una di supporto per intensificare la copertura.
MEDIA MIX “MUST TO HAVE” |
MEDIA MIX “NICE TO HAVE” |
Affissione, Radio locale, Digital News locale, Social ADV geolocalizzato |
Cinema, Stampa locale, Door To Door |
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