Come ottimizzare le campagne locali: insight utili e caso studio

La pianificazione media è certamente la chiave di volta dell’architettura di una campagna pubblicitaria di successo. Prima di lanciare una campagna locale è fondamentale raccogliere una serie di insight strategici per ottimizzare fin dall’inizio l’efficacia dell’investimento.

La prima analisi riguarda il target: età, interessi, abitudini di consumo e geolocalizzazione sono dati imprescindibili per una comunicazione mirata. Un'analisi del contesto territoriale aiuterà, come secondo step progettuale, a identificare le aree più strategiche, come zone a elevato passaggio pedonale e veicolare, e a considerare stagionalità o eventi locali che potrebbero influire sul messaggio. Il terzo fattore strategico è il monitoraggio delle campagne dei competitor nella stessa area per differenziarsi in termini di design, tono di voce e posizionamento. Infine, andrà considerata l’integrazione multicanale per comunicare con il target anche su piattaforme digitali, aumentando i touchpoint con i potenziali clienti, amplificando l’impatto della campagna, e rendendo anche tracciabile il percorso dell’utente.

La sfida è raggiungere il target desiderato in modo efficace, ottimizzando investimenti e strumenti è ancora più difficile, dal momento che le persone sono quotidianamente esposte a una moltitudine di messaggi e input promozionali.

Affinché la tua campagna si faccia notare dal pubblico che desideri, dunque, è fondamentale che la pianificazione media sia realizzata per tempo e a regola d’arte: con un’attenta analisi di mercato, una strategia accurata in ogni canale e la giusta creatività.

Riepilogo degli insight utili prima di iniziare una campagna di affissioni:

• Conoscere il target: età, interessi, abitudini e posizione geografica.
• Analizzare il contesto territoriale: identificare aree strategiche e considerare stagionalità ed eventi locali.
• Studiare la concorrenza: individuare le campagne presenti per distinguersi.
• Integrare con canali digitali: utilizzare strumenti come QR code o collegamenti ai social media per potenziare l’efficacia.

Anche se gli elementi sembrano esserci tutti, ancora non basta, vediamo perché.

Ottimizzare una campagna locale: ecco i dati che indicano al reparto marketing la strada migliore sa seguire

Siamo tutti in grado di misurare una campagna dal suo risultato, ma se avessimo anche la possibilità di prevederne l’esito utilizzando i dati? Noi di LIME, siamo in grado di utilizzare al meglio un innovativo sistema di monitoraggio dei dati mobili. Proprio i dati dei cellulari. 

Quali vantaggi comporta l’analisi dei dati mobili?

Con la nuova tecnologia, siamo in grado di ricevere tutti i dati tracciabili direttamente dagli smartphone degli utenti che frequentano o semplicemente transitano nei luoghi in cui sei interessato a realizzare la tua campagna pubblicitaria.

Il valore aggiunto di questa tecnologia è capire su quali punti vendita puntare, nell’ambito di una campagna per portare clienti in negozio, oppure identificare luoghi alternativi e funzionali alla campagna, ottimizzando il marketing mix con una strategia che combina cartaceo e digitale. Il risultato? Una pianificazione più precisa, più mirata e più efficace, capace di massimizzare l’investimento pubblicitario e garantire risultati misurabili.

Il caso studio: LIME per la GDO

Di recente, noi di LIME abbiamo lavorato a un’importante campagna su Milano per un noto brand della grande distribuzione, al quale abbiamo proposto di introdurre nella pianificazione media anche l’utilizzo dei flussi urbani.

Il reparto marketing ha immediatamente recepito l’enorme potenziale di tale strumento e ci ha dato l’ok, con risultati davvero molto buoni: la necessità di partenza era quella di conoscere la potenzialità veicolare e pedonale in corrispondenza dei punti vendita della catena, per elaborare una campagna di affissioni.

Grazie a questo innovativo sistema abbiamo mappato i 13 punti vendita di riferimento sparsi per la città, riuscendo a identificare attraverso i dati di mobilità una reach potenziale molto precisa di quante persone “reali” avremmo potuto raggiungere, categorizzandole in base ai dati socio-demografici naturalmente, ma soprattutto in base agli orari e ai giorni della settimana, identificando così i momenti di maggiore traffico.

Ma non finisce qui, perché proprio come il navigatore dell’auto, questi dati indicano anche le possibili scorciatoie: tracciando i luoghi maggiormente visitati dagli utenti o le app più utilizzate, consentendoci, come è successo, di capire durante l’analisi preliminare che non conviene basare totalmente o solamente la nostra campagna di affissioni presso i punti vendita, ma magari in altri luoghi maggiormente funzionali o abbinarla a una strategia digital differente da quella inizialmente prevista!

Una strategia più completa per una pianificazione migliore

Disporre di tutti questi dati in fase di pianificazione della campagna fa una grande differenza, in quanto consente di prendere in considerazione strade che inizialmente non erano state avvallate, oltre certamente, ad avere una targetizzazione del potenziale pubblico molto più completa.

Entrambi questi aspetti concorrono a realizzare una strategia preliminare più strutturata e dettagliata, ottimizzando strumenti e investimenti, con la certezza che i luoghi in cui andremo a realizzare le nostre attività di affissione o quelle digitali che imposteremo, andranno a “colpire” un preciso pubblico, sia a livello numerico che di profilo. Vuoi esplorare anche tu le possibilità dell'analisi dei flussi per avere una bussola per i tuoi investimenti in marketing? Trova l'ispirazione tra i nostri casi di successo.